2. Marketing Strategico

Raccolta di articoli e tutorial su come fare marketing strategico

Il Marketing Personale per i Liberi Professionisti

Una premessa… questa paginetta è dedicata ai liberi professionisti over 40 che vogliono allargare la propria cerchia di conoscenti e cambiare il loro modo di attirare nuovi clienti sfruttando un semplice smartphone. Cosa ci ha insegnato il COVID 19! Durante il periodo di lockdown per il COVID19 avrai intuito che effettivamente esiste una grande opportunità per quei liberi professionisti che sono disposti a mettersi in gioco ed andare oltre la routine quotidiana, oltre la pubblicità sui quotidiani locali, oltre il passaparola. Infatti tra le tante cose negative, si sono rafforzati una serie di trend positivi molto, molto importanti: durante il lockdown abbiamo capito che è possibile lavorare da casa, ma è anche possibile sfruttare le video-conferenze per erogare servizi di consulenza, grazie ai social network è estremamente facile ed economico raggiungere nuovi potenziali clienti, gestendo un blog del proprio studio professionale è inevitabile emergere sulla concorrenza e elevarsi al ruolo di esperto del proprio settore. Ti ripeto, è possibile fare tutto questo semplicemente sfruttando il tuo fottutissimo smartphone, di qualunque marca e modello esso sia. La grande opportunità per i liberi professionisti. L’anno 2020 sarà ricordato a lungo e studiato nei libri di storia come un anno di grandissime sfighe, ma anche di grandi cambiamenti. Lo smart working sta cambiando (ancora di più) il nostro modo di lavorare e  interagire, ma soprattutto ha eliminato le barriere dello spazio, nei prossimi mesi sarà normale avere un commercialista esperto in startup lontano centinaia di km, un consulente legale esperto in brevetti in un’altra regione e così via. Nei prossimi anni ci sarà l’esplosione cosmica delle video-consulenze, ci saranno esperti che indicheranno le soluzioni e (poi) ci saranno i professionisti in loco che dovranno eseguire. Perché devi sviluppare da OGGI il tuo Marketing Personale. E’ importante iniziare subito a cambiare il proprio modo di essere un libero professionista. Infatti devi sapere che il 99% dei tuoi concorrenti commette ancora lo stesso errore e se agisci subito puoi avvantaggiarti.  Ancora oggi la maggior parte dei liberi professionisti confonde la professione con la professionalità, invece l’importante dovrebbe essere quello di essere riconosciuti come “esperti del settore” e per ottenere questo riconoscimento DEVI anche avere una ottima presenza online. Tutti i tuoi “colleghi” continuano a presentarsi come: “sono un Avvocato”, “sono un Commercialista”, “sono un Geometra” e così via; usano ancora il titolo di studio per qualificarsi. Inoltre per conoscere e convincere i nuovi clienti si basano esclusivamente sul passaparola e sul fare sconti. Invece le regole del mercato dei liberi professionisti sono cambiate. Nel 2020 quando i potenziali clienti vogliono una soluzione ai loro problemi e la cercano andando su Google. Prima di ingaggiarti i tuoi potenziali clienti vogliono sapere chi sei, di cosa ti occupi e vogliono essere sicuri che tu sei in grado di risolvere il loro problema, purtroppo il titolo di studio e l’amico che ti presenta hanno perso di importanza e sono passati in secondo piano! Quindi, per attirare e convincere nuovi clienti su internet, devi dimostrare la tua capacità di risolvere un problema specifico; quindi, per diventare un professionista richiesto e strapagato, devi diventare l’Esperto del tuo settore, il punto di riferimento a cui tutti guardano. Se vuoi emergere sulla concorrenza e smettere di scannarti sul prezzo,allora ti conviene diventare subito il punto di riferimento del tuo settore.DEVI AFFERMARTI COME ESPERTO. Cos’è il Marketing Personale? La generazione dei liberi professionisti che oggi hanno più di 40 anni sono cresciuti professionalmente con una forma mentis che non è più valida. Prima era importante laurearsi con il massimo dei voti, prendere in affitto uno studio in centro, coinvolgere parenti, amici e ogni forma di contatto utile per innescare il passaparola e incontrare ogni mese un tot numero di persone. Oggi non basta. Oggi ogni libero professionista DEVE dedicare almeno un’ora al giorno alla cura della propria immagine online. E’ diventato fondamentale avere un profilo Facebook che sia curato e che trasmetta sicurezza e professionalità, è altrettanto importante essere attivi su altri social quali instagram e linkedin, ma soprattutto è fondamentale curare un proprio blog dove poter trasmettere la propria autorevolezza e professionalità. Ecco, il marketing personale consiste nella cura della propria immagine professionale e nella comunicazione dei propri valori e della propria professionalità. Ma è difficile curare da soli il proprio Marketing Personale? Se pensi che diventare un Influencer del tuo settore sia impossibile e complicato, sappi che per ottenere fantastici risultati ti servono un fottutissimo computer collegato a internet ed un semplice smartphone. Sai perchè ho la certezza che otterresti dei risultati?  Perché nessuno dei tuoi concorrenti lo sta facendo e quindi saresti il primo con accesso ad un mercato potenziale che è sconfinato… il mercato delle video-consulenze. Se hai paura di non avere le competenze giuste allora rifletti su un fatto: nessun influencer famoso su internet è un informatico (anzi). Pensaci: Fashion Blogger, Food Blogger, Instagram Influencer, Calciatori, Attori, Politici, VIP… nessuno è un informatico e quasi tutti sfruttano il proprio smartphone per farsi pubblicità online. Perché tu non puoi diventare un Influencer Legale? un Influencer Fiscale? un Influencer in Medicina Estetica? e così via… Le App per il libero professionista post-covid19.  Malgrado io abbia da sempre avuto un computer (il mio primo pc è stato un Commodore Vic 20) mi sono sempre rifiutato di diventare un informatico.  Sono nato nel 1968, la mia generazione è stata la prima ad usare in modo massiccio i computer per studiare e lavorare. Oggi che la tecnologia è ancora più semplice (e potente), chiunque può creare un sito web e curare la propria immagine professionale online. Questo blog che stai leggendo è stato creato in 5 ore usando un semplice notebook collegato ad internet e dei template pronti all’uso e gratuiti che trovi online. I miei social network sono gestiti con un semplice smartphone. Invece, per creare i contenuti che condivido sul blog e sui social, uso un vecchio Ipad perché, lo confesso: sono maledetto pigro e mi diverto a scrivere la sera quando sono seduto in poltrona a vedere la tv.

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Nicchia di Mercato & Brand Positioning

E’ un errore molto frequente in fase di Pianificazione Strategica, quello di confondere il concetto di Mercato di Nicchia con quello di Brand Positioning. Cos’è una Nicchia di mercato e in cosa consiste la tecnica del Posizionamento del Brand? Ci sono differenze tra queste due tecniche? Cos’è una Nicchia di mercato. La Nicchia di Mercato consiste nella individuazione di un sotto-insieme sufficientemente ampio di potenziali clienti che condividono una o più esigenze e che possono essere soddisfatte dalla nostra offerta e che, ovviamente, hanno un reddito idoneo per acquistarla. Cos’è la Tecnica del Brand Positioning. Il Posizionamento del brand invece, consiste nel comunicare la nostra offerta ai potenziali clienti in modo tale che costoro abbiano ben chiara nelle loro menti la differenza tra noi e la concorrenza. Esempio pratico di Nicchia Profittevole e di Brand Positioning: Potresti pensare che sono due formule di marketing utili alle grandi aziende e alle multinazionali, invece sono due strumenti molto utili anche per le piccole e medie imprese e per i liberi professionisti. Per questo motivo ho deciso di presentarti come esempio una lavanderia di Milano Mamaclean.  Devo dire che chiunque sia che ha elaborato il piano di marketing di questa lavanderia ha fatto un lavoro eccezionale. Come nicchia di mercato sono stati scelti tutti quei potenziali clienti che: lavorano molto hanno poco tempo libero hanno una capacità di reddito superiore rispetto alla media tengono molto al proprio abbigliamento Rientrano in questa categoria i manager, i professionisti, le mamme che lavorano Come posizionamento del brand sono stati scelti la qualità, ma soprattutto il ritiro e la consegna a domicilio. Il loro slogan è: “il bucato è una cosa del passato. Dal 2013, MamaClean è l’esperienza della vera lavanderia italiana di qualità, in poche ore a casa tua“ Perché conviene sfruttare in sinergia la formula della nicchia di mercato in sinergia con la formula del brand Positioning? I motivi sono molti. Primo motivo: quando ti concentri su una nicchia di mercato la tua comunicazione è più semplice ed efficace. La lavanderia mamaclean non ha bisogno di distribuire migliaia di volantini sperando che qualcuno abbia effetto, questa lavanderia può concentrare il proprio marketing verso le aziende e gli studi professionali. Inoltre il loro messaggio di marketing corrisponde meglio alle esigenze dei potenziali clienti e quindi è più efficace Secondo motivo: quando inizi a sfruttare il brand positioning andrai a sganciarti dalla concorrenza e quindi non sei più costretto ad abbassare i prezzi per acquisire nuovi clienti. La lavanderia mamaclean offre un tipo di servizio che le altre lavanderie non fanno o che non pubblicizzano. É evidente che la loro proposta commerciale è stata ottimizzata per il servizio di ritiro e consegna a domicilio, sviluppando una app con la quale i clienti possono pianificare in modo semplice il ritiro e la riconsegna.  Questo vuol dire che i clienti della lavanderia Mamaclean sono ben disposti a riconoscere un extra per la comodità e la fruizione di questi servizi. Nicchia di Mercato e Brand Positioning sono due formule autonome. Ti deve essere chiaro che quando inizi a lavorare al tuo piano di marketing queste due formule non sono obbligatorie e non devono per forza essere usate entrambe (anche se te lo consiglio. É possibile individuare una nicchia di mercato senza sfruttare la formula del brand positioning e, viceversa, è possibile sfruttare il posizionamento senza individuare un mercato di nicchia. Avrai capito però che sviluppare una piano di marketing senza uno o entrambi questi strumenti, vuol dire sviluppare una strategia uguale a quella dei concorrenti e quindi molto rischiosa. Come integrare il mercato di nicchia con il brand positioning? Ti conviene procedere in tre fasi individuare un Mercato di Nicchia ovvero: un gruppo di persone, che hanno un’esigenza simile, che sono interessati alla tua offerta e che hanno la capacità di reddito sufficiente per acquistare, ottimizzare la tua offerta per le esigenze dei potenziali clienti, ti ricordo ad esempio che Mamaclean ha sviluppato una app e che riconsegna i capi lavati e stirati in un packaging molto curato, comunicare il tuo Posizionamento rispetto alla concorrenza rivolgendoti solo al tuo pubblico, la tua nicchia di mercato. In questa comunicazione deve essere chiaro: cosa fai per chi lo fai cosa ti rende diverso rispetto alla concorrenza Conclusione Spero che questo video ti sia stato utili e che ti sia chiara la differenza tra le formule di nicchia di mercato e brand positioning. Con la prima formula andiamo ad individuare un possibile mercato di riferimento, con la seconda formula andiamo a comunicare in modo efficace con il target prescelto per differenziarci dalla concorrenza

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La Mission, la Vision e i Valori Aziendali

All’interno del Piano di Marketing è fondamentale chiarire 3 aspetti: la Mission, la Vision e i Valori aziendali o personali. Molto spesso la Mission di un’azienda viene confusa con la sua Vision e con i suoi Valori, ma in realtà stiamo parlando di 3 aspetti che rappresentano la vera e propria “anima del nostro branding”. Mission Vision e Valori non sono semplici slogan o frasi ad effetto da mettere in bella mostra nel sito web o in una brochure, ma ti aiutano a tracciare la tua strategia di marketing e ad attirare solo i clienti migliori. Infatti è solo se riesci a comunicare in modo efficace ed evocativo “chi sei, cosa fai e come lo fai”, solo allora riuscirai a catturare l’attenzione di quei clienti che meglio di altri condividono il tuo modo di essere. Per questo motivo: Mission, Vision e Valori devono essere chiaramente identificabili nel Business Plan e in tutta la comunicazione commerciale (sito web, brochure, pubblicità, promozione ecc ecc). LA MISSION La Mission aziendale rappresenta lo scopo per il quale è nata l’azienda e, dovrebbe contenere, anche quali sono gli elementi che la differenziano dalla concorrenza; la mission rappresenta la strategia di lungo periodo. Si veda anche: Missione aziendale su Wikipedia. La Mission identifica il “chi sei e cosa fai“, ma si riferisce al momento presente, al quotidiano;  laddove invece la Vision tende a proiettare l’azienda o il professionista nel futuro. La Mission viene definita dalla Direzione o dai Fondatori dell’azienda e viene poi “abbellita” dal reparto Marketing.  Capita spesso, soprattutto nelle Startup, che la definizione della Mission venga condivisa e elaborata insieme ai finanziatori, i dipendenti, i partner in modo da aumentare il senso di coinvolgimento. Quando redigi il tuo Business Plan la tua Mission deve essere CRISTALLINA, chiara a tutti, soprattutto a te stesso! Per definire la tua Mission devi rispondere ad alcune semplici domande: qual’è la tua professione o il tuo settore? il tuo settore sarebbe migliore se? cosa vorresti rappresentare per gli altri? cosa fai per gli altri? a chi servi? qual’è il problema che risolvi? cosa fai per gli altri? come ottieni risultati per conto dei tuoi clienti? quali sono i tuoi obiettivi? voglio creare questa attività perché? La Mission e lo Storytelling. Puoi aggiungere anche un pizzico di storytelling al tuo mission statement aggiungendo un ingrediente evocativo. Puoi dare “corpo” alla tua mission dando una personalità alla tua attività imprenditoriale. Chi vuoi essere? musa artigiano cercatore entusiasta praticante professionista sviluppatore innovatore scienziato esperto scrittore insegnante informatore coach valutatore consigliere mentore investigatore mago interprete riformatore pacificatore studioso negoziatore influencer attivista partner detective curatore Il Mission Statement. La Mission Aziendale può essere espressa in modo articolato (in genere una paginetta) oppure può essere sintetizzata in una o più frasi, in ogni caso questo documento prende il nome di Mission Statement. Quando avrai le idee chiare potrai scrivere il tuo Mission Statement. Il Mission Statement si può anche articolare in un paragrafo che esprime anche in parte il proprio Posizionamento di Marketing (Brand Positioning). Mi chiamo (nome), e sono ______________ (chi vuoi essere) cioè mi occupo di _______________ (descrivi la tua professione/prodotti), e aiuto __________________ (chi sono i tuoi clienti) a _____________________ (cosa vogliono ottenere). Lo faccio perchè ________________ (quale difetto correggi nel tuo settore), per questo motivo ___________________ (quali attrezzature usi e/o quale metodo hai inventato), in questo modo __________ (qual’è il vantaggio per i clienti). Esempi di Mission Statement. ATTENZIONE!  Non farti fregare… molte persone cercano in rete degli esempi di Mission famose e di successo per “trovare ispirazione e suggerimenti”. Bisogna considerare però che spesso questi Mission Statement sono il risultato di una costante evoluzione e crescita aziendale; più l’azienda (o il professionista) diventano famosi e importanti, più il Mission Statement diventa evocativo e sganciato dalla realtà. Esempio Tesla: “accelerare l’avvento del trasporto sostenibile, portando il prima possibile sul mercato auto elettriche credibili per il mercato di massa”. Esempio Starbucks: “ispirare e nutrire lo spirito umano: una persona, una tazza e un vicinato alla volta”. NB Ora, sinceramente, se il barista sotto casa mia mi dice che anche lui ha come Mission qualcosa del genere diventa ridicolo… o no? LA VISION La Vision chiarisce il “cosa vuoi diventare, quale ruolo vuoi ricoprire nel tuo settore, nella società“. La Vision si riferisce al futuro e deve essere coerente con la Mission. La vision rappresenta anche uno scopo più grande e idealistico rispetto alla concretezza della Mission. La Vision è anch’essa fondamentale perché stabilisce il tuo percorso di crescita. Mentre la Mission si preoccupa di definire il tuo “lavoro quotidiano”, la Vision ti aiuta a chiarire quali sono le tua attività strategiche. É opportuno inserire la Vision nel Business Plan e nella comunicazione aziendale perché ti aiuta anche a chiarire chi saranno i tuoi alleati che ti aiuteranno nel tuo processo di crescita. Quali sono le aziende, gli enti, i professionisti che possono aiutarti a raggiungere uno scopo più grande? Per definire i tuoi valori devi sempre partire dalla tua Mission e rispondere ad alcune semplici domande: cosa vorresti rappresentare per gli altri: ispirare le persone a superare i propri limiti, essere il leader nella mia nicchia, essere il punto di riferimento di una comunità, …. Esempi di Vision Statement. Ovviamente esiste anche una Vision Statement. Esempio Tesla: “creare la casa automobilistica più avvincente del 21° secolo guidando la transizione del mondo dei veicoli elettrici”. Esempio Starbucks: “posizionare Starbucks come il principale fornitore del miglior caffè al mondo, mantenendo i nostri principi senza compromessi mentre cresciamo”. I VALORI Anche i Valori di un’azienda o i valori personali, sono fondamentali perché “definiscono quali sono le regole che ti impegni a seguire“. I Valori aziendali (o personali) stabiliscono le regole con le quali interagisci all’interno e all’esterno della tua organizzazione. Per questo motivo anche i Valori devono essere riportati nel business plan e in tutta la comunicazione aziendale, perché ad essi si devono allineare tutti i dipendenti, i collaboratori. Ma sono anche le regole in base alle quali ti relazioni con i fornitori, i

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Guida al Brand Positioning

All’interno di ogni Piano di Marketing esiste un capitolo che è semplicemente strategico: il posizionamento del brand o brand positioning o (in modo scorretto) brand position e positioning brand. In questa mini-guida vedremo: Definizioni di Brand Positioning Iniziamo dalle basi, esistono molte definizioni di brand positioning, io te ne riporto solo tre perchè penso che queste siano le più significative e esaustive. Il brand positioning è la progettazione dell’offerta e dell’immagine dell’azienda necessaria a occupare un posto distintivo nella mente del consumatore e nel mercato di riferimento.Philip Kotler Il brand positioning è la posizione che una marca occupa nella mente del consumatore rispetto alle marche concorrenti. Il brand positioning è l’insieme delle decisioni e delle attività volte a influenzare la percezione che i consumatori avranno di una marca, al fine ultimo di creare e mantenere un posizionamento distintivo e apprezzato nella mente dei clienti. Glossario Marketing Il brand positioning è un’attività di marketing che mette la tua brand nella testa del potenziale cliente in una posizione ben specifica e quanto più possibile predominante. Marco De Veglia – Zero concorrenti. A cosa serve il Brand Positioning? Recentemente alcuni “esperti” ne hanno messo in discussione l’efficacia, eppure il Posizionamento del brand (in inglese Brand Positioning) è una potente tecnica di Marketing che consente di raggiungere due obiettivi essenziali: Sganciarsi dalla concorrenza. I consumatori (tutti i consumatori!) scelgono quotidianamente e continuamente tra diversi prodotti, servizi e brand. Quando i potenziali clienti devono scegliere cosa comprare e non riescono a trovare degli elementi che differenziano un prodotto/servizio da un altro (o un brand dagli altri brand), allora iniziano a confrontare le diverse proposte usando un unico parametro universale: il prezzo. Se vuoi evitare di dissanguarti in continue battaglie sul prezzo, allora ti conviene posizionare il tuo brand (i tuoi prodotti/servizi) in un modo tale che risulti (agli occhi dei potenziali clienti) “diverso/differente/unico” rispetto ai brand concorrenti. Attirare nuovi clienti. Quando un brand è ben posizionato nella mente dei potenziali clienti, allora risulterà più attraente, o meglio, risulterà più funzionale a soddisfare le esigenze dei clienti e quindi sarà più facile attirare tutti quei potenziali clienti che hanno una determinata esigenza in comune. I 5 Elementi della Brand Positioning Formula. Esistono moltissime definizioni di Brand Positioning, la mia personale definizione è: “il Posizionamento del Brand consiste nel comunicare in modo efficace il cosa facciamo, evidenziando un elemento distintivo del nostro brand rispetto alla concorrenza, avendo cura di suggerire in modo chiaro in quale situazione si materializza nella mente dei clienti (il sales moment) il bisogno/desiderio che andiamo a soddisfare”. Comunicazione + Cosa facciamo + Categoria + Positioning + Sales Moment=Brand Positioning Contorto vero? Adesso mi spiego meglio, spiegando singolarmente i 5 elementi che compongono il Brand Positioning. 1° Comunicazione. Il Brand Positioning consiste nel comunicare ai propri potenziali clienti. Puoi avere il miglior prodotto/servizio/brand del mondo, ma se non lo comunichi al tuo pubblico (ripetutamente) non avrai mai successo. Spot pubblicitari, sito web, comunicazione social; tutto deve essere allineato al tuo Posizionamento di mercato. 2° Cosa Facciamo. Ti potrà sembrare scontato, eppure quotidianamente ci imbattiamo in pubblicità delle quali non comprendiamo il senso. A volte questo può accadere perché magari non rientriamo tra il pubblico target e quindi possiamo avere difficoltà a “comprendere il messaggio”. Ad esempio prova a vedere le pubblicità di prodotti che sono molto lontani dalla tua fascia d’età. Il linguaggio, le musiche, il modo in cui vengono realizzate le pubblicità, tutto ti sembrerà lontano… ma è normale che sia così. Molto spesso invece, le aziende si lasciano travolgere da puri esercizi di stile delle compagnie pubblicitarie. Da “progetti artistici” che hanno l’unico scopo di “attirare l’attenzione”. In questi casi capita spesso che la campagna pubblicitaria abbia un grande successo, ma che al contrario le vendite non decollano. Nel brand positioning è fondamentale comunicare in modo chiaro il “cosa facciamo”. 3° Categoria Non è possibile posizionare un brand che sia valido per tutto e per tutti. Ogni brand deve essere posizionato all’interno di una specifica categoria e deve gareggiare solo all’interno di quella categoria o al massimo all’interno di categorie contigue. Immagina che sia come una gara di atletica; puoi gareggiare nel salto in alto, nel salto in lungo, nel lancio del giavellotto, nel lancio del martello ecc ecc. Ovviamente puoi correre nei 100mt e nei 200mt, ma è difficile che proverai a competere anche nella maratona. Ricordati: ogni brand gareggia all’interno di una (1) sola categoria e l’obiettivo è quello di posizionarsi primo (o al massimo secondo/terzo) nella mente dei potenziali clienti. 4° Posizionamento rispetto alla concorrenza. Il principio fondamentale del Brand Positioning è quello di sganciarsi dalla concorrenza. Questo è l’unico modo per evitare di essere vittima di una costante guerra dei prezzi con i competitor. Quindi, per una strategia efficace di Brand Positioning, DEVE essere chiaro qual è la differenza tra il tuo prodotto, la tua soluzione e i tuoi competitor. ATTENZIONE! Ho parlato di differenza al singolare e non è un caso. Infatti devi concentrare la tua attenzione su un unico elemento distintivo rispetto alla concorrenza, ti devi concentrare su una sola cosa che ti rende diverso o migliore rispetto alla concorrenza. 5° Sales Moment. Il Sales Moment è il momento nel quale il potenziale acquirente associa un suo bisogno/desiderio al tuo prodotto. Esempi di brand posizionati in sales moment specifici: Il Brand Positioning funziona al 100% solo quando è cristallizzato nella mente dei potenziali clienti anche il momento nel quale avranno bisogno del tuo brand.  Il Brand Positioning è uno Stato Mentale. Detto così il Posizionamento di marketing potrebbe sembrarti una tecnica molto contorta, e infatti spiegare cos’è il Brand Positioning non è semplice.  Avrai intuito che si tratta di uno stato mentale che viene indotto nelle menti dei consumatori, una specie di riflesso condizionato. Ecco perché ogni definizione di brand positioning suona come fumosa e poco chiara. Ed è per questo motivo che preferisco “descrivere” cos’è il Posizionamento (per me) raccontando di alcune situazioni nelle quali ognuno di noi è “vittima” del brand positioning in

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Perchè ogni Professionista dovrebbe curare un Blog

Ciao, oggi voglio essere sincero con te e voglio raccontarti del perché credo fermamente che ogni professionista dovrebbe curare un Blog; esattamente come dovrebbe curare l’ordine e la pulizia del proprio Studio, le relazioni con i propri Clienti e i propri Partner. Il mondo del 2017 è molto, molto, molto diverso dal mondo del 2007. Prova a ricordare com’era la tua giornata lavorativa nel 2007, qual era il tuo rapporto con il telefono, come impiegavi il tempo, dove compravi le forniture per il tuo ufficio, quali siti web visitavi su Internet…? Personalmente, ti garantisco, che il mio 24 gennaio 2022 è completamente diverso dal 24 gennaio del 2007. Oggi… Scrivo con un Tablet, salvo i miei articoli su un Cloud che poi pubblico su un blog. Condivido opinioni e sfide quotidiane sui social network. Mantengo e costruisco relazioni più forti con il mio smartphone. Acquisto libri (anche di importazione) e prodotti su dozzine di negozi e da “artigiani” online. Posso leggere quotidianamente, e direttamente dai loro blog, i consigli dei più grandi professionisti di tutto il mondo e di tutti i settori. A volte mi chiedo come sarà il mio modo di lavorare e di vivere nel 2032. Poi mi spavento e torno al 2022. Torniamo all’argomento di oggi. Ci sono 5 validi motivi per curare un proprio Blog Professionale 1. Dichiarare il proprio Personal Brand. Amico mio, non ti conosco, ma ho una brutta (bruttissima) notizia per te. Oramai presentarsi come un Avvocato, un Commercialista, un Ragioniere, Architetto, Medico, Oculista ecc ecc ecc… non è più sufficiente a qualificarti come Professionista. Avvocato, medico, commercialista (ecc ecc) sono delle Professioni, o meglio, sono delle generiche professioni. Questo vuol dire che se continui a presentarti come appartenente a questa o quella professione, allora sarai automaticamente assimilato (e equiparato) a tutti i tuoi colleghi e concorrenti. Se al contrario, parli da specialista, ti vesti da specialista, scrivi da specialista e lavori da specialista… allora, amico mio, avrai una tua identità chiara e identificabile. Probabilmente non piacerai a tutti e, soprattutto, non tutti avranno bisogno di te. Eppure potrai sempre essere sicuro di una cosa… uno specialista è sempre indispensabile per qualcuno. Per quel “qualcuno”, il tuo parere ha un valore inestimabile, non ti metterà mai in concorrenza con un “generalista”, nè ti chiederà mai lo sconto. E’ così! Funziona così! Punto e basta! Adesso scegli tu se: continuare a presentarti come: “salve, faccio l’Avvocato” oppure potresti presentarti come: “salve, sono un Avvocato e sono specializzata, mio malgrado, in stalking e violenze domestiche”. BOOM…. Hai notato la differenza? Consiglio: è semplicemente stupido e faticoso competere per raggiungere una massa indistinta di clienti. Lasciati trovare da una nicchia di clienti che hanno un problema specifico e che tu sai come risolvere. 2. Potenziare la propria Autorevolezza. Tratto dal sito della Treccani: autorévole agg. . – Che ha autorità, per la carica che riveste, per la funzione che esercita, per il prestigio, il credito, la stima di cui gode: un personaggio assai autorevole; seguire l’uso degli scrittori più autorevoli. Di cosa, che rivela o ha in sé autorità, che proviene da persona tenuta in gran conto: aspetto autorevole; consiglio, testimonianza autorevole; parlare con tono autorevole. Avv. autorevolménte, con autorevolezza e prestigio: avanzare, proporre, sostenere autorevolmente una teoria. Non esiste una formula magica (e semplice) per aumentare la propria autorevolezza… ma alcuni accorgimenti sì! Primo, trova la tua nicchia, specializzati e fallo sapere al mondo! Storicamente nessuno è mai diventato autorevole perché sapeva tutto. Storicamente le persone autorevoli sono coloro che si distinguono per competenza e passione in un determinato settore. Un consiglio: quando hai trovato la tua nicchia definisci il tuo Personal Brand. Poi costruisci la tua immagine online. Secondo, pubblica, pubblica, pubblica. Pubblica libri, pubblica ebook, scrivi articoli, post… scrivi quotidianamente della tua specializzazione e passione. Non ci crederai ma, il processo di scrittura ti renderà più smart, affinerà le tue capacità di comunicazione e affinerà il tuo sesto senso per la risoluzione dei problemi. Terzo, costruisci la tua offerta. Non ti limitare alle semplici “consulenze” pagate ad ora. Rimuovi dal tuo blog ogni generico form con richieste di contatto. Al contrario, cerca di costruire diversi “strumenti” per la risoluzione di diversi problemi. Quarto, sii presente online. Sinceramente, non ho molto da aggiungere su questo argomento. Tra pochi mesi ci sarà una distinzione netta tra: i Liberi Professionisti ordinari ed i Liberi Professionisti STRAordinari. Tra i Liberi Professionisti invisibili in Internet e Liberi Professionisti che chiunque può trovare e contattare su Internet. Come pensi di essere visibile in Internet se non hai un tuo blog, se non pubblichi contenuti di valore online, se non condividi le tue sfide professionali sui Social Network? Se te lo stai chiedendo la risposta è NO! Un sito web tradizionale, anche se ha gli effetti speciali… NON BASTA. Ormai i siti web sono superati (soprattutto per i Liberi Professionisti) perché non dicono nulla di te, di cosa fai quotidianamente, di quali sono le tue sfide. Questo modo di fare può non piacerti, questo costante mettersi in mostra può spaventarti. Ma il mondo reale è diventato questo. Amico lettore, credimi, malgrado la tua timidezza, malgrado le tue reticenze… hai moltissimo da dire al mondo e a te stesso. 3. Costruire un legame di Fiducia. Nel modo reale, come nel mondo virtuale, il cliente del Libero Professionista ha mille dubbi. Anche se non te lo dice, anche se non esce allo scoperto; ogni tua parola, ogni tuo gesto, ogni tuo scritto, anche come sei vestito… viene pesato e valutato. La tua immagine online, serve tanto ai tuoi clienti “reali”, quanto ai nuovi potenziali clienti “virtuali”. Fatti conoscere per quello che sei, realmente e senza maschere. Fatti apprezzare per ciò che fai e per ciò che sai. Trasmetti fiducia, elimina la diffidenza e costruisci un legame. 4. Agevolare il Passaparola (online e offline). Quante volte, un tuo amico, ti ha girato i riferimenti di una persona che poteva aiutarti in un problema? Adesso dimmi… quante volte hai chiamato quella referenza? Ascoltami,

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